Comunicato stampa dell’Associazione “TerrAMare”

In relazione alla questione sollevata dal Consigliere Michele Palazzo, tramite le pagine di Città Nostra, a seguito di una denuncia dell’Ing. Domenico Martinelli, circa la “manomissione della Pubblica Illuminazione” da parte di Ignoti, nella quale si paventavano rischi circa la Sicurezza e la incolumità , è opportuno fare chiarezza:

1.  Con Istanza nr. prot. 20464

TerrAmare inoltrava all’Amministrazione formale richiesta circa la possibilità di addobbo del Sagrato della chiesa Maddalena, specificando che l’addobbo interessava i pali d’Illuminazione (due vasi per palo) del sagrato della Chiesa della Maddalena, in occasione della Festa Patria, in collaborazione con il locale Comitato Festa Patria.

2. Con autorizzazione nr. prot C_f280_Prot. N 20639

Si riceve parere favorevole

In quanto “opportunità di dare maggior lustro alla festività religiosa in argomento e come opportunità di una migliore immagine della cittadina”.

La tempestiva denuncia del Consigliere Palazzo, presso l’Ufficio Tecnico, sortiva l’effetto di una richiesta dell’Ing Berardi di una indagine conoscitiva ad opera dell’Ufficio di Polizia Urbana, il cui responsabile Tenente Vito Tanzi ci convocava per chiarimenti, presso il suo Ufficio.

Dal confronto scaturiva una evidente discordanza circa la richiesta di addobbo dei pali di illuminazione e di autorizzazione che pare riguardasse il posizionamento di due vasi alla base di ciascun palo di illuminazione.

In verità, in virtù dell’autorizzazione ricevuta, terrAmare, avrebbe potuto continuare a
legittimare l’esecuzione del progetto come ideato, salvo rispondere alle eventuali
contestazioni di qualsiasi tipo. Ma a quale scopo? Con quale animo, visto che si trattava di un avvenimento religioso?

L’iniziativa volontaria, autofinanziata e di carattere unicamente sociale e religioso, senza alcuno scopo di lucro o interesse personale di alcuna delle parti interessate non meritava una contestazione legale, o un indegno accanimento mediatico meritevole di miglior causa e di profonda riflessione sociale.

Probabilmente una gestione degli eventi meno burocratizzata tra tutte le parti avrebbe
risolto ogni comprensione; evidentemente gli obiettivi della contestazione erano diversi, rispetto all’originale celebrazione religiosa. Eccesso di zelo?

In effetti, terraMare, a seguito di un attento studio dei pali di illuminazione oggetti di arredo illuminotecnico della piazza, fabbricati dalla Società Schreder Spa Mod. Stylage, aveva commissionato al Sig. Angelo Uva la costruzione di specifici supporti orizzontali, da montare sulla parte superiore del palo per sostenere i due vasi come da idee progettuali, a seguito di una attentissima e scrupolosa analisi di valutazione e prevenzione rischi.

Il supporto realizzato, avrebbe utilizzato i fori esistenti nel corpo illuminante, per alloggiare e sostenere i distanziatori attraverso i quali i tiranti ad occhiello avrebbero tenuto saldamente i bastoni, la cui lunghezza consentiva la sospensione dei Portavasi in corda e relativi vasi.

D’altronde, la loro lunghezza era calcolata per evitare l’invasione della carreggiata prospiciente la piazzetta circostante, scongiurando eventuali impatti con mezzi carrabili di notevole altezza potenzialmente in circolazione.

L’altezza dei distanziatori, infine, non permetteva alcuna ipotesi di contatto della parte metallica della struttura realizzata con la parte elettrica del corpo lampada.

I vasi posizionati sull’ingresso della Maddalena

Su richiesta verbale dell’Ufficio di Polizia Urbana che raccoglieva l’istanza dell’Ufficio
tecnico, sollecitato dalla denuncia in oggetto, nell’intento di conservare i migliori rapporti con le istituzioni tutte, il sistema di sospensione veniva rimosso dai pali in oggetto.

Nessun ragionevole problema di sicurezza ipotizzabile era oltremodo prevedibile.

Per dare adeguata e giusta evidenza al lavoro di tanti volontari, con il prezioso aiuto e collaborazione del comitato Festa Patria, della Confraternita della Chiesa di Santa Maria Maddalena, i preziosi portavasi in corda di Cotone offerto dal socio Michele Palmi, tessuti dalle sapienti mani delle signore di terrAmare sono stati riposizionati sull’architrave della porta d’ingresso della chiesa, delle due nicchie laterali della facciata principale ed altre tre (per un totale di sedici portavasi e piante) sono state ricollocate degnamente in onore della Nostra Santa Patrona nella Cassa armonica della Piazza.

Evitando ogni altro inutile, disdicevole ed offensivo riferimento polemico, si lascia alla intelligenza e sensibilità della cittadinanza ogni ulteriore valutazione.

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