Comunicato stampa del PSI di Mola

La RSA di Mola presso cui opera il Punto di Primo Intervento. Le disposizioni regionali ne prevedono la chiusura dal 1° Ottobre

Mentre ci si accinge alla chiusura

IL PPIT A MOLA CONTINUA A SALVARE VITE UMANE

La nostra richiesta di discussione sul Punto di Primo Intervento ha trovato udienza nel Consiglio Comunale di ieri.

Il Sindaco Colonna ha portato all’attenzione del consesso l’argomento da  noi sollecitato, illustrando quanto l’Amministrazione Comunale ha dedotto in merito e i contatti avviati col neo Direttore Generale della ASL di Bari, Sanguedolce.

Ha proposto che la Conferenza dei Capigruppo consiliari del 27 settembre possa affrontare l’urgente e scottante tematica e, magari, predisporre un apposito ordine del giorno condiviso, da sottoporre e votare nel prossimo Consiglio Comunale previsto per il prossimo 2 ottobre.

NOI ABBIAMO CHIESTO CHE IL PPIT RESTI APERTO H.24 (opportunamente rivisitato e adeguato), COSÌ COME STABILITO NEL PRIMO PROVVEDIMENTO DELLA GIUNTA REGIONALE DEL 2014, per le stesse ragioni a suo tempo evidenziate, alle quali noi aggiungiamo delle altre.

Negli ultimi mesi, dopo l’ultima delibera di G.R. dello scorso aprile, che decretava la chiusura anche del nostro presidio di emergenza/urgenza, ALTRE DUE VITE UMANE SONO STATE SALVATE.

Infatti solo alcuni giorni dopo tale Delibera regionale un signore di 75 anni, giunto al PPIT con malore non identificato e verificato come infarto in corso, veniva stabilizzato e avviato al più vicino ospedale, mentre il servizio 118 della postazione molese era assente, perché impegnato in altro intervento sul territorio.

Ieri pomeriggio, poi, proprio mentre il C.C. ne discuteva, nuovo intervento salvavita: un’anziana signora di 88 anni, in trattamento ambulatoriale riabilitativo presso la stessa struttura della RSA, accusava una grave crisi respiratoria e veniva immediatamente trasferita al servizio di emergenza, che la stabilizzava e avviava in una struttura ospedaliera competente. Senza questo intervento tempestivo, a detta degli stessi sanitari, sarebbe deceduta.

IN ENTRAMBI I CASI NON CI SAREBBE STATO SCAMPO SE NON VI FOSSE STATO IL PPIT.

Dunque, oltre alla prestazione salvavita (impagabile),  insistono due altri effetti positivi per gli utenti, soprattutto per coloro che non comprendono immediatamente la gravità del problema che li affligge: l’effetto tempo, perché non devono recarsi a diversi Km di distanza (ove non ritenessero di chiamare il 118, che pure ha i suoi tempi d’attesa) con grave rischio personale; la riduzione del super- lavoro dei Pronto Soccorso evitando lunghe ore d’attesa ai pazienti con codici bianchi e verdi, grazie ai casi risolti dalle strutture filtro sul territorio.

IL PPIT, PERCIÒ, NON DEVE E NON PUÒ CHIUDERE E LA POLITICA DEVE FARSI CARICO DI EVITARE TALE IATTURA.

Mola, 26.settembre.2018

Per la Sezione di Mola del P.S.I.

Vittorio Farella

 

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