di Francesco Spilotros
In data 28 novembre 2018 è stata pubblicata all’Albo pretorio del Comune di Mola di Bari l’ordinanza n.74/2018 avente come oggetto “Disposizioni a tutela del decoro urbano”.
Premesso che il Sindaco ha competenza in merito, l’ordinanza mira a garantire interventi volti a superare situazioni di grave incuria, o degrado del territorio, dell’ambiente e di pregiudizio del decoro e della vivibilità urbana. Si intende, così, tra le altre cose, garantire il rispetto della legalità attraverso l’eliminazione dell’accattonaggio e di fenomeni di abusivismo.
Di fatto l’ordinanza vieta su tutto il territorio comunale di depositare e/o abbandonare rifiuti, sporcare il suolo pubblico con escrementi di cani, di effettuare pubblicità mediante l’affissione di manifesti o dépliant, di occupare gli spazi esterni alle attività commerciali con espositori o pannelli che pubblicizzino i prodotti in vendita, di utilizzare le fontane pubbliche per approviggionarsi d’acqua per fini diversi dall’uso alimentare o domestico, come per esempio lavare la propria automobile, e di bivaccare sulle spiagge.
L’ordinanza vieta anche di mantenere in stato di abbandono le aree non edificate e obbliga a eseguire interventi di sfalcio dell’erba (…) e la pulizia da eventuali materiali di scarto e/o rifiuti.
A questi divieti, anche già regolamentati in passato, se ne aggiungono altri che, per i più, rientreranno nel cosiddetto “buon senso”: tuffarsi, immergersi o entrare nelle fontane monumentali e/o fontane pubbliche e manomettere gli augelli della fontana monumentale o di qualsiasi altra fontana (n.d.r.); imbrattare i manufatti di arredo urbano; insudiciare, sporcare, introdurre rifiuti e deturpare le fontane monumentali.
La novità sembra essere quella relativa all’utilizzo e distribuzione di stoviglie, posate e contenitori in plastica e il susseguente utilizzo delle stesse in materiale biodegradabile e compostabile.
Ciascun cittadino, quindi, è invitato a leggere, condividere e rispettare tali norme perché ciascuno di noi può notare quello che accade nel nostro paese. Non si fa in tempo a finire di ristrutturare il prospetto di una abitazione che di lì a poco diventa “carta bianca” su cui “scrivere”; i marciapiedi delle periferie sono luoghi privilegiati dove portare i cani per far espletare loro i bisogni corporali; i rifiuti, anche ingombranti, vengono abbandonati agli angoli delle strade o nelle campagne.
L’accattonaggio è una realtà che ci si presenta ogni volta che ci accingiamo ad entrare in un supermercato, così come le scritte sui muri , le deiezioni canine non raccolte sui marciapiedi delle strade di periferia.
Ai cittadini sia ben chiaro che il mancato rispetto di queste indicazioni prevede la sanzione di 200 euro.