Redazionale (da comunicato stampa del 9 dicembre di Nicola Guglielmi)

                       

Sabato 15 dicembre alle ore 20 presso la chiesa Matrice si terrà un concerto di canti natalizi eseguiti con l’armonica a bocca da Giuseppe Pagliarulo, detto Pippo, che sarà accompagnato alle tastiere da Antonio Castellano.

L’evento, organizzato dalla sezione molese dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci nell’ambito del Natale Molese, è in memoria dei caduti di Mola di Bari durante la prima guerra mondiale.

Nell’occasione il sindaco Giuseppe Colonna consegnerà un’onorificenza ai familiari del caduto Donato Antonio Catalano che contrasse in trincea una grave malattia per la quale il 9 ottobre 1918 morì sul Carso nell’ospedale da campo n. 246.

Saranno inoltre consegnati diplomi di benemerenza a Pietro Ungaro, Tonia Mangiolino e Giuseppe Pagliarulo per la sensibilità mostrata nei confronti dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci – sezione di Mola di Bari.

L’accostamento fra canti natalizi e la prima guerra mondiale non è casuale: i soldati italiani passarono in trincea tre Natali dal 1915 al 1917. Ma nel 1914, prima ancora che l’Italia entrasse in guerra, il conflitto tra Francia e Germania era già iniziato. Il 25 dicembre di quell’anno, lungo la frontiera franco-tedesca accadde un miracolo: la guerra si interruppe, i militari dei due eserciti uscirono disarmati dalle trincee, si scambiarono gli auguri e festeggiarono insieme il Natale.

Anche in occasione del primo Natale italiano in trincea (1915) accadde qualcosa di simile. Come scrive il sottotenente Giovanni Vianello di Belluno, del 76° reggimento di fanteria in servizio sul Carso, la notte di Natale gli ufficiali del suo reparto si erano dati appuntamento per scambiarsi gli auguri, mangiare qualche dolce e bere un buon vino.

Uno di loro, che parlava tedesco, propose di incontrarsi la mattina dopo con gli ufficiali austriaci dell’opposta linea del fronte; dopo una lunga discussione la sbalorditiva proposta fu accettata. L’iniziativa venne lanciata tramite megafono alla trincea dirimpettaia, che la accettò. Si stabilirono le condizioni: segretezza anche con i reparti collaterali e uscita dalle trincee a mezzogiorno, senz’armi, per scambiarsi gli auguri e le firme ricordo.

Ecco il motivo dei canti natalizi in onore ai nostri gloriosi soldati molesi che hanno dato la vita per un’Italia libera e democratica.

La locandina dell’evento

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