Mail della dott. Porta

Con diritto di replica a norma della legge sulla stampa e formale richiesta di pubblicazione in apposito articolo, con la stessa evidenza di quanto pubblicato nel Vostro articolo “Chiudiamo la discarica: assemblea il 5 febbraio”, apparso in data 2 febbraio 2019 sul sito on line “Città Nostra”.

La pubblicazione della lettera del dott. Vittorio Farella ha dato adito alla direzione di Città Nostra di pubblicare in calce a tale missiva un commento anonimo che, poi si è chiarito telefonicamente, essere stato scritto dal sig. Lucarelli Nicola.

Ebbene il sig. Lucarelli ha ingenerato nei lettori del giornale notevole confusione scrivendo “Come si ricorderà, in data 31 Gennaio abbiamo pubblicato un comunicato di una neonata seconda associazione, denominata anch’essa  “Chiudiamo la discarica Martucci” e promossa da una decina cittadini, che hanno provveduto ad eleggere quale presidente Maria Rosaria Porta.”

In realtà non è nata nessuna “seconda associazione denominata anch’essa Chiudiamo la discarica Martucci”! L’associazione è sempre la stessa: evidentemente il sig. Lucarelli ha pubblicato la nostra comunicazione senza nemmeno averla letta. Quindi, il parere di un anonimo legale non ha alcun motivo d’essere, se non appunto quello di scrivere cose campate per aria.

La questione è in realtà molto semplice e ci dà anche l’occasione di tornare su alcune cose scritte da Vittorio Farella, non rispondenti a quanto contenuto nello statuto associativo.

Quindi, spieghiamo brevemente ai lettori quello che c’è da sapere, carte alla mano.

Il 21 gennaio 2014 fu costituita davanti al Notaio Guaccero in Mola l’Associazione “Chiudiamo la discarica Martucci”, mediante la redazione e approvazione dello statuto associativo. Nell’articolo 5 dell’atto costitutivo si riporta la nomina provvisoria dei componenti del Direttivo (tra cui il Presidente) e del Collegio dei probiviri (tra cui il Presidente) per i primi 6 (sei) mesi e comunque sino alla nomina dei nuovi componenti.

Nell’articolo 18 dello statuto viene poi chiarito che “il Direttivo provvisorio convoca entro il 30.9.2014 l’Assemblea per l’elezione degli organi associativi”.

Ebbene nonostante il presidente provvisorio del Collegio dei probiviri avesse più volte sollecitato nel tempo tale adempimento (l’ultima volta per iscritto con email del 29-06-2015), il Direttivo (con presidente provvisorio il dott. Farella) non provvedeva alla convocazione, né rispondeva alla sollecitazione del presidente dei probiviri, tanto che quest’ultimo rassegnava le dimissioni dall’ incarico (ma non da socio).

Successivamente, nonostante le diverse sollecitazioni di alcuni componenti del Direttivo provvisorio al dott. Farella a farsi parte diligente insieme a tale direttivo, nessuna convocazione di assemblea per la regolare elezione degli organismi aveva luogo.

Ora, dopo alcuni anni di inerzia del direttivo e del presidente (entrambi provvisori), alcuni soci dell’associazione, visto l’art. 8 comma 3 p.to c) dello statuto che consente la convocazione dell’assemblea “su richiesta del 25% dei soci”, prendevano l’iniziativa e, raccolte le firme necessarie, convocavano l’assemblea con all’odg l’elezione degli organismi direttivi.

La convocazione era ed è perfettamente valida in quanto inviata, con il formale invito nei modi e termini richiesti dallo statuto, a tutti i soci dell’associazione che, al momento della convocazione, erano solo e soltanto le persone fisiche che avevano sottoscritto l’atto costitutivo il 21-01-2014.

Infatti, lo statuto associativo chiarisce all’art. 4 comma 3 che “la qualità di socio si acquista mediante richiesta scritta di adesione indirizzata al Consiglio Direttivo e versamento della quota associativa”. Ebbene non essendo mai pervenuta ai componenti del direttivo alcuna richiesta scritta di adesione né alcun versamento di quota associativa, i soci da convocare potevano essere soltanto i sottoscrittori dell’atto costitutivo, tutti, si ripete, regolarmente convocati per l’assemblea del 27 gennaio 2019 a norma di statuto, compreso il presidente provvisorio Vittorio Farella che, tuttavia, non si presentava.

Quindi, tale assemblea si teneva regolarmente in seconda convocazione il 27-01-2019  e, a norma di statuto, superava la provvisorietà degli organismi dirigenti fino a quel momento esistenti, eleggendo il presidente e i componenti del direttivo e del collegio dei probiviri, oltre a fissare le linee programmatiche dell’associazione.

Pertanto, e in definitiva, non esistono due associazioni, né tanto meno fantasiose usurpazioni di denominazioni: l’Associazione “Chiudiamo la discarica Martucci” è ora pienamente operativa con l’elezione della sig.ra Maria Rosaria Porta a presidente e con l’elezione del Direttivo e del Collegio dei probiviri, con le procedure previste dallo Statuto.

Mola, 03-02-2019

Il Presidente dell’Associazione “Chiudiamo la discarica Martucci”

Maria Rosaria Porta

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Premesso che questo sito, a differenza si altri, pubblica di norma tutti i comunicati che ci vengono inviati, purchè firmati. Nel contempo, in quanto testata giornalistica e non megafono asettico, abbiamo il diritto-dovere di esprimere giudizi e quindi anche commenti. Non possiamo esimerci dal sottolineare che al momento operano sul territorio due associazioni con identica denominazione e con due Presidenti. Il nostro legittimo commento nasceva da questa constatazione, che al momento è un dato di fatto, confermato dal successivo comunicato del dott. Farella. Se poi, si intende coinvolgere il sottoscritto nella “querelle” fra fazioni interne, non posso che affermare l’assoluta terzietà della testata, a cui non è mai interessata la polemica spicciola.  (NL)

 

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