di Marco Sciddurlo

Tra i luoghi più in vista di Mola ci sono indubbiamente piazza XX Settembre ed il lungomare, entrambi con un nuovo look rispetto ai decenni passati. Questi due luoghi sono strettamente collegati tra loro (anche se un passaggio “naturale” sarebbe attraverso l’arco Vaaz) e qui si svolge la “movida” molese, benché molto più spenta rispetto ad altre località turistiche a noi vicine.

Nota dolente di questi spazi, come più volte detto nei nostri articoli, è l’assenza di servizi; ad esempio, in tutto il lungomare non ci sono fontane pubbliche funzionanti, se non nella piazzetta antistante la chiesa di S. Maria di Loreto (che non è però toccata dalla “movida”), mentre l’unica fontanina nell’ampia piazza XX Settembre è quella posta dinanzi il Torrione (unica presenza rimasta delle vecchie mura di Mola, che sta cadendo a pezzi).

Ma anche la pulizia di questi luoghi non è adeguata al ruolo di “vetrina” e di “agorà” che hanno per la nostra città. In molti tratti del lungomare, sul cemento e sulle basole, troviamo chiazze di sporco che non vengono tolte. Se a qualcuno cade un gelato per terra, la macchia vi rimane per giorni e giorni finché non piove abbondantemente. In diversi punti è possibile vedere lo sporco lasciato per le urine dei cani, eccetera. Beh, basta farsi una passeggiata sul lungomare per notare la scarsa pulizia.

Se poi passiamo a vedere piazza XX Settembre, è più evidente la mancanza di una adeguata pulizia a motivo della pavimentazione bianca, tanto che in alcuni punti non possiamo più parlare di bianco, ma di nero o grigio.

Qualcuno ritiene che il materiale utilizzato per la pavimentazione sia poroso e, pertanto, si sporca facilmente ed è difficile da lavare. Comunque, non è decoroso presentare a cittadini e turisti una pavimentazione così sporca. In più punti sono evidenti rivoli neri e vicino ad alcuni bidoncini le basole sono lerce. Tanto sul lungomare che nella piazza troviamo piccole chiazze nere causate dalle gomme da masticare sputate per terra. La fontana monumentale necessita di una pulizia costante.

Altra “singolarità” è la recente apposizione di catenella attorno alla botola di accesso alla cabina interrata di espansione del metano –di competenza di Italgas–, posta dinanzi il Palazzo Roberti. Davvero non si capisce perché l’Amministrazione abbia preferito bucare la pavimentazione per mettere quattro paletti con catenella intorno la botola, invece di ripararla. Ricordiamo che la botola fu danneggiata lo scorso settembre da un camion impegnato nello smontaggio della cassa armonica, posta dinanzi il Palazzo Roberti per la festa patronale. Prima furono messe delle transenne movibili, che puntualmente cadevano e venivano spostate, poi, hanno bucato le basole per gli attuali paletti bianchi e rossi con catenelle (che, anche esteticamente, non sono un bel vedere). Non sarebbe stato più opportuno riparare la botola, addebitando i costi al proprietario del mezzo che la danneggiò?

C’è da augurarsi che, per il futuro, i cittadini siano più attenti a non sporcare i luoghi pubblici del proprio paese e che l’Amministrazione si attivi garantendo una pulizia adeguata e costante dei luoghi “vetrina” più importanti di Mola.

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