di Francesco Mazzotta

A.G.Ì.MUS (Associazione Giovanni Padovano Iniziative Musicali) – STAGIONi_2019 (XXV) – rete Orfeo Futuro – autunno – direzione artistica Piero Rotolo – domenica 17 novembre, ore 19.30 – Teatro Comunale Niccolò van Westerhout – Mola di Bari – “L’estro e la tecnica” PAVEL BERMAN, violino – ANDREA BACCHETTI, pianoforte – Musiche di Beethoven, Bloch, Saint-Saëns e Sarasate.

Metti una sera insieme il violinista Pavel Berman e il pianista Andrea Bacchetti. Non puoi fare altro che aspettarti un concerto da brividi. E fuori da qualsiasi schema convenzionale. Perché questi due musicisti rappresentano, ognuno a modo proprio, l’estro e la fantasia nella musica, naturalmente con il supporto di una tecnica strepitosa.

E, infatti, s’intitola «L’estro e la tecnica» il concerto che i due noti interpreti terranno domenica 17 novembre (ore 19.30), al Teatro van Westerhout di Mola di Bari, per l’autunno dell’Agìmus, l’Associazione Giovanni Padovano Iniziative Musicali diretta da Piero Rotolo nella Rete di musica d’arte Orfeo Futuro che qualche giorno fa ha coprodotto e proposto il trionfale progetto tra jazz e musica antica dei fratelli Giuseppe e Gianluca Petrella.

Si cambia registro con questo nuovo concerto, evento internazionale di una stagione sempre più trasversale tra i generi. L’italo-russo Berman, figlio d’arte (suo padre, il compianto Lazar, è stato un formidabile interprete lisztiano), è uno che al Concorso Paganini di Genova ha fatto scintille non ancora diciottenne. E tre anni dopo si è portato a casa il Primo Premio e Medaglia d’Oro alla prestigiosa International Violin Competition di Indianapolis. Poi ha iniziato a suonare con le migliori orchestre e nelle sale più autorevoli al mondo, da un certo momento in poi con un Conte De Fontana del 1702, strumento appartenuto a David Oistrakh, musicista che ha fatto la storia del violino nel Novecento e che per Berman rappresenta, naturalmente, uno dei principali punti di riferimento. E nel segno di Beethoven (Sonata op. 30 n. 3), Bloch (Baal Selem), Saint-Saëns (Introduzione e Rondò Capriccioso) e Pablo de Sarasate (Carmen Fantasy), Berman incontra sul palco dell’Agìmus Andrea Bacchetti, anche lui un ex enfant prodige.

A undici anni, Bacchetti già suonava con i Solisti Veneti diretti da Claudio Scimone. E ormai da tempo si esibisce in tutto il mondo, da numero uno. Ha fatto scintille anche in sala d’incisione con le registrazioni dei “Piano Works” di Berio per la Decca e la pubblicazione di molti altri cd segnati da splendide interpretazioni bachiane. Ma sempre con quell’atteggiamento imprevedibile che lo ha portato anche ad esplorare il mondo della canzone con Antonella Ruggiero. E a fare da spalla per un’intera stagione al padrone di casa del Chiambretti Night, salotto d’eccellenza del trash dove lui, autorevole interprete di Bach, Mozart e Berio, riusciva a sentirsi ugualmente a proprio agio, contro qualsiasi forma di snobismo.

Biglietti 15/12/8 euro. Info 368.568412 – 393.9935266 – www.associazionepadovano.it.

*addetto stampa

 

Condividi su: