Comunicato stampa

Dimensionamento della rete scolastica molese, Martinelli (UIL scuola): La polemica e le decisioni frettolose creano confusione e minano la serenita’ del personale scolastico e delle famiglie”

Come immaginavamo e avevamo denunciato già in tempi non sospetti, tramite il nostro segretario regionale Gianni Verga, la biennalita’ del dimensionamento della rete scolastica pugliese, introdotta quest’anno, non giova alla serenità del personale scolastico e delle famiglie. E, come spesso accade, la situazione che si viene a determinare si trasforma in una guerra tra poveri o in sterili polemiche”.
Giulia Martinelli, responsabile territoriale della Uil Scuola Bari Sud, ricorda come la UIL si stia battendo da diversi anni per mantenere l’assetto attuale delle scuole molesi e continuerà a farlo anche in assenza di sponde politiche, al fine di salvaguardare la continuità didattica degli alunni.

C’è una volontà diffusa di intervenire sulla soppressione delle autonomie scolastiche molesi, trascurando di intervenire sui veri problemi, a cominciare dall’edilizia scolastica che vede le scuole del nostro paese indietro di un ventennio e persino senza riscaldamento alla ripresa delle attività didattiche dopo le vacanze natalizie.
Per spiegare alla cittadinanza, continua Martinelli, stiamo parlando della riduzione di scuole sul territorio comunale da tre a due, dopo che nel 2011si è passati da quattro e tre. Tutti pronti a denunciare gli effetti, ma nessuno pronto a parlare delle cause.

I motivi, come vogliono farci credere, non sono connessi soltanto a un calo delle nascite ma, a nostro avviso, soprattutto all’assenza di lavoro che costringe le famiglie a emigrare al nord del Paese o nel resto d’Europa, altrimenti non si comprenderebbe come mai gli alunni in Emilia Romagna aumentano.
Si prende nel mirino sempre la scuola quando c’è da fare cassa, dimenticando che è necessario investire in istruzione e cultura se vogliamo far crescere il nostro paese.
Sin dalla riunione per le linee di indirizzo, deliberate dalla Regione, avevamo mostrato netta contrarietà sulla parte del testo che prevede la possibilità di deliberare l’accorpamento di scuole a distanza di due anni, ovvero nell’anno scolastico 2021/22.

Martinelli riferisce come la UIL stia ricevendo numerose lamentele in merito a detta criticità, che prevede l’accorpamento per l’anno scolastico 2021/22 delle tre scuole molesi per farle diventare due, con buona pace dei tifosi dell’ex Ministro dell’istruzione Gelmini e del governo dell’epoca.

“Il dimensionamento – conclude Martinelli – non è, come più volte abbiamo denunciato, un’operazione aritmetica, ma una scelta politica ben precisa che parte dalle delibere degli organi collegiali e che, come tale, deve essere ben ponderata, in quanto le conseguenze possono essere disastrose: perdite di posti di lavoro, perdita della continuità didattica e perdita di un presidio sul territorio.Conseguenze che il sistema scolastico molese, già penalizzato da anni di scelte governative scellerate e da tagli verticali indiscriminati, non si può permettere di sopportare. Dai dati in nostro possesso, non ci risulta né che gli Organi Collegiali delle scuole del I ciclo, né la Giunta comunale abbiano deliberato di accorpare le scuole molesi per l’ a. s. 2021/22.
Alla luce di ciò, è necessario, dunque, che il Sindaco e la Giunta comunale facciano quanto prima pervenire alla Regione e all’assessore al ramo, una delibera di “protesta” affinché la Giunta regionale non tocchi né ora e neanche nel futuro l’attuale assetto delle scuole.

Abbiamo, come molesi, già vissuto la triste esperienza relativa alla perdita dell’ospedale prima e del pronto soccorso dopo, e francamente potremmo anche risparmiarci l’annunciato disastro scolastico”.

 

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