di Vito Giustino

Prosegue, con grande successo di pubblico, la rassegna “Teatro nel chiostro”, organizzata dalla compagnia filodrammatica Teatramico. Ogni mercoledì, per tre settimane, il chiostro Santa Chiara ospita una commedia portata in scena da una compagnia filodrammatica delle nostre parti. Questa settimana è stato il turno della compagnia barese Artemisia Teatro, che ha portato in scena un classico del teatro moderno, “Coppia aperta, quasi spalancata” di Dario Fo e Franca Rame.

Il testo, scritto nel 1983, racconta di due coniugi, la cui intimità è da tempo in crisi. Quando il sipario si alza la vicenda è già precipitata poiché il marito ha proposto alla moglie di sperimentare la coppia aperta. Per difendere la propria idea utilizza tutta una serie di giustificazioni sociologiche, figlie del ’68, ma che in realtà servono solo a mascherare la sua cronica incapacità di affrontare i sacrifici che la fedeltà comporta. La moglie si rassegna ad accettare la situazione, che nell’immediato non cambia nulla dato che il marito continua a vedersi con le sue amanti come e più di prima mentre lei non riesce a sedurre nessuno. Ma basterà che riesca a trovare un amante perché tutte le certezze del marito si sgretolino…

Una commedia che mette alla berlina la società borghese di quegli anni, la quale aveva ormai assorbito le rivendicazioni sociali del decennio precedente trasformandole nella caricatura di sé stesse. Attraverso la vita di coppia, nucleo della società, ci rendiamo conto che la società non cambia, tantomeno quando crede di farlo.

Questo allestimento colpisce innanzitutto per l’affiatamento e il senso del ritmo dei due attori in scena, Maria Passaro e Pino Matera (più un terzo attore, che cambia ogni sera, a cui è affidato il ruolo dell’amante di lei). Ma colpisce anche per la fedeltà al testo originale, modificato pochissimo. Il regista Ernesto Marletta ci spiega che è un testo da anni nel repertorio della compagnia, e se hanno deciso di riprenderlo è innanzitutto perché richiede la presenza di soli due attori in scena (il che, nell’epoca delle misure anti-Covid, è un vantaggio), ma soprattutto per la sua attualità, ecco perché non c’era praticamente nulla da cambiare.

L’attività della compagnia Artemisia, che in tutti questi mesi di fatto non si è fermata, continua con una serie di rappresentazioni che si terranno al teatro Duse dai primi di ottobre, ma potrete avere maggiori informazioni iscrivendovi alla loro pagina Facebook.

Rino Giuliani

La rassegna “Teatro nel chiostro” si conclude invece mercoledì 2 settembre con “Ride bene chi ride Shakespeare”. Rino Giuliani, presidente di Teatramico, invita a prenotarsi (ai numeri 3495145355 oppure 3408639036) in fretta poiché i posti sono già in esaurimento.

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