di Sebastiano Roca

Nicola Lucarelli

La mia frequentazione di Nicola Lucarelli inizia verso la fine degli anni cinquanta attraverso l’Azione Cattolica. Io, con abitazione in via Di Vagno, frequentavo la Pio XII emanazione della parrocchia di Loreto, lui abitante a S. Antonio nella casa annessa al pastificio gestito dal padre, era incardinato nella Sacro Cuore che faceva riferimento alla parrocchia della Chiesa Matrice.

Entrammo subito in sintonia, perché entrambi eravamo amanti del calcio e scoprendoci una dote che non sapevamo di avere, quella di organizzatori di eventi, mettemmo su un torneo di calcio che si svolse per parecchi anni prima che più pressanti impegni ci indussero a mollarlo. Si trattava del Torneo di Natale che si svolgeva durante il periodo di chiusura delle scuole e al quale partecipavano le squadre delle tre associazioni cattoliche molesi Sacro Cuore, Pio XII, e San Pancrazio, quest’ultima espressione della parrocchia di San Domenico.

Dirigenza della POL Mola, con FIGC-Puglia, il sindaco Gianfrate e l’assessore allo sport Linsalata (Nicola Lucarelli è il quarto della prima fila da destra) 

E lo sport, il calcio in particolare, ci ha tenuti uniti per tutta la vita sia organizzando manifestazioni che facendo parte degli organismi dirigenziali delle squadre molesi. Consci del valore educativo dello sport, con Nicola demmo vita al Torneo Primavera al quale potevano partecipare i ragazzi di età inferiore ai diciotto anni, torneo che nel 1972, a seguito della morte del giovane portiere Memmo Ciccarelli, venne intitolato a quest’ultimo. Ancora insieme fummo nell’avventura della fondazione della A.S. Mola (1966) ed in quella dell’organizzazione, sotto la spinta dell’Assessore allo sport Gregorio Lepore, dei primi Giochi della Gioventù (1970). L’esperienza acquisita lo portò, poi, ad assumere la carica di segretario in seno alla Polisportiva Mola del presidente Chiarelli prima e del rag. Antonio Gatto poi e, nell’interregno fra i due, quella di Commissario Straordinario della Polisportiva stessa che rischiava di scomparire.

Sbaglierebbe, comunque, chi limitasse il contributo di Nicola Lucarelli alla vita del nostro paese al solo ambito sportivo in quanto egli è stato anche animatore della vita sociale e culturale molese. Socialmente egli si impegnò in politica venendo eletto consigliere comunale della DC nelle elezioni del 12-13 maggio 1985 e con Vitantonio Capotorto Assessore allo sport. Senza dimenticare, poi, la meravigliosa stagione di Radio Gabbiano con programmi cult che hanno segnato la radiofonia molese e la presidenza del Comitato Festa Patria.

Nicola Lucarelli (a des.) con Mario Ventura

La vita culturale molese ha visto Nicola Lucarelli operare su due direttrici: quella professionale e quella giornalistica. Nella prima egli ha agito come rappresentate della casa editrice SEI -Società Editrice Internazionale- al cui radicamento nel nostro paese diede un notevole contributo. A questo proposito sento il dovere di raccontare un episodio che mi riguarda personalmente. Il 1° settembre 1988 avevo aperto la Scuola Media 3° Gruppo in via S. Pellico della quale ero preside e Nicola aveva iscritto la figlia Colomba venendo poi eletto presidente del consiglio di istituto. Ebbene, mai Nicola ebbe a sfruttare quel ruolo per fare adottare come libri di testo quelli editi dalla casa editrice per la quale lavorava.

Nicola Lucarelli (al centro) con la redazione di Città Nostra al PON di Giornalismo del Liceo “da Vinci – Majorana”

Altra passione di Nicola era il fare giornalismo. E anche questa circostanza ci accomunava. Lui aveva cominciato con lo scrivere per il giornale parrocchiale “Il Faro”, io lo facevo per “La Marea” mentre dal canto suo a San Domenico si pubblicava “La Sveglia”. Fui perciò ben lieto di collaborare con “Città Nostra” quando Nicola me lo chiese (rivista edita dall’omonima associazione, della quale Nicola era tra i fondatori). Scrivevo prevalentemente di calcio, ma non disdegnavo fughe in avanti in altri settori della cultura e mai ho avuto da Nicola, che del giornale era non solo il direttore ma l’anima pulsante, una censura.

E non è un caso che quando l’età non gli ha più permesso di seguire come voleva quella che a tutti gli effetti era la sua creatura, il giornale ha cessato le pubblicazioni.

Nicola Lucarelli (al centro), con Vittorio Suglia (a sin.) e Lorenzo Giliberti (a des.)

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